Palazzo Zevallos Stigliano, sede museale a Napoli di Intesa Sanpaolo, sorge nel cuore di Napoli, in via Toledo. Fu edificato a partire dal 1635 su commissione del ricco mercante spagnolo Giovanni Zevallos, dal 1639 duca di Ostuni. La dimora, intorno al 1653, fu venduta a Giovanni Vandeneynden, mercante fiammingo che vi radunò una straordinaria collezione d’arte. Nel 1688 il Palazzo passò a un ramo di una delle più influenti famiglie aristocratiche di ambito romano e napoletano, i Colonna. Dal 1898 la Banca Commerciale Italiana cominciò una campagna di acquisizione del Palazzo che si concluse nel 1920. All’architetto Luigi Platania fu chiesto di adeguare l’edificio alle nuove funzioni con un predominante gusto liberty. La selezione di dipinti antichi esposti nelle Gallerie di Palazzo Zevallos Stigliano – negli ultimi anni tra i musei più visitati a Napoli – offre un’antologia in grado di tratteggiare, per grandi linee, un profilo delle vicende salienti della pittura a Napoli dagli esordi del Seicento, con il tragico Martirio di sant’Orsola, ultima opera di Caravaggio realizzata nel maggio del 1610, poche settimane prima della sua morte, fino all’Ottocento. Spiccano fra gli artisti i nomi di Louis Finson, con una celebre opera da un perduto originale ancora del Merisi, Artemisia Gentileschi, Bernardo Cavallino, Francesco Guarini, Luca Giordano, Francesco Solimena Gaspare Traversi, Gaspar van Wittel, Anton Smink Pitloo, e ancora Giacinto Gigante, Gabriele Smargiassi, Salvatore Fergola, Nicola Palizzi, Domenico Morelli, Gioacchino Toma, Vincenzo Migliaro, e altri. Le opere di Vincenzo Gemito infine formano un insieme di altissima qualità, uno dei nuclei più importanti del grande artista. Si tratta di terrecotte, bronzi e disegni che, dagli anni Settanta dell’Ottocento agli anni Venti del secolo successivo, documentano la sua straordinaria parabola artistica.

Via Toledo, 185, Napoli / mart – ven 10 – 18 / san – dom 10 – 20 / chiuso il lunedì

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